7 Motivi per cui i Videogiochi Fanno Bene
7 Motivi per cui i Videogiochi Fanno Bene
Devo dire che, nel corso degli anni, mi è capitato sempre più spesso di sentire in TV o di leggere sui giornali la classica frase “I videogiochi fanno male”. Oppure “i videogiochi sono pericolosi per la salute”. Sai, dicevano queste frasi anche per la stessa TV, o per il Rock And Roll, che sembrava la causa di ogni male.
Credo che, invece di temere il videogioco come media che sta cambiando il mondo, possiamo guardare al gaming come u valido aiuto per migliorare le prestazioni del nostro cervello, della nostra memoria e della nostra educazione, senza rinunciare ad un po’ di sano divertimento.
Secondo una ricerca dell’ESA (Entartainment Software Association), il videogiocatore medio ha 30 anni, gioca già da 13 e a quanto pare non è ancora diventato un serial Killer…
1) I videogiochi aiutano ad alleviare il dolore (Duke Nukem vs la morfina)
Spesso uno dei modi più efficaci per alleviare il dolore è impegnare l’attenzione del nostro cervello verso qualcosa che sia, per l’appunto, diverso dal dolore. Il videogame in questo caso ci è di grande aiuto, grazie all’immersività che questo media permette. Il nostro cervello si concentra quindi in obiettivi da raggiungere, mondi virtuali da esplorare e missioni da completare.
La parte più sbalorditiva viene adesso: il professor Simon Fraser, dell’Università di Vancouver, ha voluto sperimentare e dimostrare che le persone che soffrono di dolore anche grave trovano spesso più sollievo giocando in ambienti di realtà virtuale piuttosto che con i trattamenti a base di farmaci.
Inoltre, uno studio condotto dall’università Wheeling Jesuit, afferma che i videogiochi possono “distrarre l’attenzione di qualcuno da un’attività dolorosa, aiutando così le persone affette da dolore cronico, in particolare i bambini”.
La cosa più interessante è che gli stessi ricercatori hanno scoperto che i videogiochi violenti hanno il maggior successo nel ridurre il dolore percepito dal paziente aumentando inoltre la tolleranza verso il dolore stesso.
La prossima volta che vado dal dentista mi porto dietro Mortal Kombat… 🙂
2) I videogiochi possono essere educativi
Hai mai pensato alla possibilità di giocare ad un videogioco in classe, creando così una lezione interattiva e divertente? Magari tu si, qui in Italia non mi risulta sia una procedura comune. In ogni caso, ci ha provato la scuola elementare Rocky Mount, nel Nord Carolina, che continua ad includere il videogioco come strumento didattico nel suo curriculum di attività da più di 5 anni. A tale scopo hanno utilizzato il videogame gratuito Quest Atlantis, di recente rinominato in Atlantis Remixed.
I risultati? Gli studenti hanno beneficiato di un aumento della soglia di attenzione, passando dal 30% al 60%. I videogiochi quindi possono aiutarci a migliorare il sistema d’istruzione, come asserito anche in questo articolo del New York Times.
3) I videogiochi migliorano la capacità di prendere decisioni rapide ed accurate
I ricercatori dell’Università di Rochester hanno verificato come i videogiochi d’azione, in particolar modo gli sparatutto in prima persona, possono “migliorare, acuire e velocizzare le competenze decisionali”. Tali abilità possono essere usate al di fuori dell’arena di gioco, fornendo così al giocate “una maggiore percezione del mondo circostante”.
Lo studio ha coinvolto un gruppo di ragazzi tra i 18 e i 25 anni, che non erano già giocatori abituali. I ragazzi sono stati suddivisi in due gruppi: il primo ha giocato, nei vari giorni dell’esperimento, un totale di 50 ore a the Sims, il secondo un totale di 50 ore a Call of Duty e Unreal Tournament.
Dopo aver completato le ore di gioco, i due gruppi sono stati sottoposti a dei test per sfidare la loro capacità di prendere decisioni affrettate. Il risultato? I giocatori di Cod o Unreal sono stati più veloci del 25% rispetto a quelli che avevano giocato a The Sims.
4) I videogiochi migliorano il ragionamento ed il pensiero scientifico
Alcuni ricercatori dell’Università del Wisconsis hanno dimostrato come l’apprendimento basato sul videogioco favorisce e stimola il pensiero scientifico.
Analizzando un campione casuale di 2.000 discussioni sul forum ufficiale di World of Warcraft, i ricercatori hanno scoperto che i giocatori utilizzano a tutti gli effetti metodologie scientifiche per valutare le situazioni a cui si trovano di fronte per poter procedere nel gioco.
“Hanno usato sistemi e modelli per comprendere le situazioni, insieme alla matematica per la sperimentazione ed il problem-solving” asseriscono i ricercatori; “Più della metà dei giocatori utilizza un ragionamento basato sui sistemi, analizzando il gioco come un sistema complesso edinamico. Un decimo di loro ha effettivamente costruito dei modelli specifici per spiegare agli altri giocatori il comportamento di un mostro nemico o per generare previsioni statistiche sul suo comportamento nel campo di gioco. Nel contempo, un quarto dei partecipanti si è basato su una precedente argomentazione per emettere confutazioni ai modelli precedenti”.
Questi modelli di pensiero sono le fondamenta del pensiero scientifico.
5) I videogiochi migliorano la coordinazione occhio-mano, anche tra i chirurghi
Il fatto che la coordinazione occhio/mano tragga beneficio dai videogiochi non è una grande novità. Tuttavia un interessante studio che ha coinvolto 33 chirurghi laparoscopici ha dimostrato che, tra coloro che giocano ai videogames 3 ore a settimana, il 27% è più rapido ed efficace nelle procedure di intervento chirurgico, ed il 37% compie meno errori rispetto alla sua controparte non-giocante.
6) I videogiochi possono aiutare a migliorare la propria socialità
A quanto pare anche il concetto del giocatore che si “esclude dalla realtà sociale” viene inficiato dai fatti.
Il 60% dei giocatori regolari esce con i propri amici, il 33% gioca con i fratelli o sorelle ed il 25% con i coniugi o i genitori.
Con l’aumento della popolarità dei giochi di ruolo online multiplayer (MMORPG) sono aumentate anche le interazioni con altri giocatori che, benché seduti ad un computer, sono pur sempre persone reali, con le quali spesso si intraprendono rapporti di amicizia e di interazione sociale.
7) I videogiochi aiutano a mantenersi in forma e riducono la violenza
A quanto pare lo stereotipo del videogiocatore obeso che siede davanti al computer non è sempre vero nel 100% dei casi. E soprattutto, non esiste alcun legame tra la violenza giovanile ed i videogames come i media vorrebbero tanto farci credere. Esiste invece la prova dell’esatto contrario: la criminalità giovanile negli ultimi 30 anni è diminuita ed il videogioco è un’efficace valvola di sfogo.
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